Como Calcio

Como, la tifoseria resta unita nonostante il momento difficile

La tifoseria del Como resta compatta nonostante il pareggio beffa di Genova: fiducia nel progetto e consapevolezza delle difficoltà del momento.
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Dettaglio del tifo lariano in Udinese-Como

Il pareggio strappato in extremis dal Genoa al Como allo stadio Ferraris lascia l’amaro in bocca in casa lariana, ma non scalfisce la fiducia di una tifoseria che, nonostante il momento difficile, resta compatta e vicina alla squadra. Il gol di Vogliacco al 93′ ha privato i lariani di una vittoria che avrebbe potuto rappresentare la svolta dopo un periodo nero caratterizzato da tre sconfitte consecutive.

Il punto conquistato, che porta a due il bottino nelle ultime cinque partite, mantiene il Como a quota 10 punti in classifica, in piena zona retrocessione. Una posizione che preoccupa ma che non genera panico tra i sostenitori più fedeli, consapevoli delle attenuanti che caratterizzano questo momento delicato.

L’analisi più lucida della situazione arriva proprio dalla tifoseria organizzata, che individua nell’emergenza a centrocampo il principale ostacolo del momento. Con cinque elementi su sei fuori dai giochi in quel reparto, era prevedibile che la squadra potesse attraversare delle difficoltà. “Quando togli 5 centrocampisti centrali su 6, quella squadra sarà in difficoltà”, recita il “teorema della sfortuna cosmica” che circola tra i tifosi, i quali mantengono uno spiccato senso della realtà nonostante l’amarezza.

Ciò che preoccupa maggiormente non è tanto il risultato in sé, quanto la mancanza di quella brillantezza nelle giocate che aveva caratterizzato le prestazioni di inizio stagione. Emerge dai commenti sui social una riflessione interessante sulla gestione delle rotazioni: l’utilizzo costante degli stessi undici titolari potrebbe aver causato un duplice effetto negativo, con un calo di brillantezza nei più impiegati e una diminuzione della tensione agonistica in chi ha trovato meno spazio.

Non mancano le voci critiche, soprattutto nei confronti del mercato estivo. Alcuni tifosi sottolineano come diversi acquisti non abbiano ancora raggiunto il livello atteso per la massima serie. In particolare, vengono evidenziate le prestazioni altalenanti di alcuni elementi chiave della rosa: da Belotti, definito da più parti “un ex giocatore”, ad Audero, il cui rendimento viene giudicato troppo incostante. Tuttavia, prevale un atteggiamento costruttivo e paziente.

La buona notizia è che il calendario offre ora una pausa provvidenziale: il prossimo impegno è fissato per il 24 novembre, quando al Sinigaglia arriverà la Fiorentina. Sedici giorni preziosi che permetteranno allo staff tecnico di recuperare alcuni degli infortunati e di lavorare sulla condizione fisica e mentale del gruppo.

Molti tifosi guardano con speranza al mercato di riparazione di gennaio come possibile soluzione per colmare alcune lacune evidenziate in questo primo scorcio di stagione. C’è chi invoca l’arrivo di “almeno un attaccante da Serie A”, considerando questo rinforzo indispensabile per centrare l’obiettivo salvezza.
La proprietà viene vista come una garanzia per il futuro: “Se vanno via questi diventa dura, faremo la fine del Varese”, si legge in uno dei commenti più condivisi, che auspica il raggiungimento di un equilibrio tra società, tifosi e allenatore.

La fiducia in Fàbregas resta alta, nonostante qualche critica alle scelte tattiche dell’ultima sfida: “Questa l’avrei giocata diversamente viste le difficoltà”, ammette qualche supporter.
Il messaggio che emerge forte è quello dell’unità: “Non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso”, sintetizza efficacemente il pensiero dominante della piazza. La tifoseria non fa mancare il proprio sostegno e respinge i tentativi di “buttare la croce addosso a questo o quel giocatore”.
“Quando riprenderemo a vincere e avere la squadra che abbiamo, torneranno tutti sul carro”, è la previsione di chi ha vissuto già altre stagioni difficili. Nel frattempo, il popolo lariano si stringe attorno alla squadra: “Sempre e comunque sostegno ad oltranza”, è il mantra che risuona tra i tifosi, pronti a sostenere la squadra in questo momento delicato del campionato.

La sensazione è che la pausa nazionali arrivi nel momento giusto per ricaricare le batterie, recuperare gli infortunati e ritrovare quella brillantezza che sembra essere venuta meno nelle ultime uscite. La salvezza resta l’obiettivo primario, da perseguire con la consapevolezza che il progetto tecnico necessita di tempo e pazienza per dare i suoi frutti.

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