In una serata che si preannuncia elettrica, con 30.000 tifosi rossoblu pronti a trasformare il Ferraris in una bolgia, il Como di Cesc Fàbregas è chiamato a una prova di carattere per invertire il trend negativo delle ultime uscite. L’emergenza infortuni, che ha decimato il centrocampo lariano privandolo di pedine fondamentali come Perrone, Mazzitelli e Sergi Roberto, non fa che complicare una sfida già di per sé complessa.
“Servirà quella fame e quell’aggressività che non ho visto nelle ultime due partite”, ha tuonato Fàbregas in conferenza stampa, annunciando già due titolari: Nico Paz e Cutrone partiranno dall’inizio, in quella che si preannuncia come una rivoluzione tattica necessaria. Il tecnico spagnolo non cerca alibi nonostante le numerose assenze e rilancia: “Mi devo sempre adattare, andrò con la mia squadra fino alla morte, credo in ognuno di loro”.
La sfida tattica si preannuncia affascinante: da una parte il calcio verticale e aggressivo del Genoa di Gilardino, reduce dall’importante vittoria di Parma e desideroso di conquistare la prima vittoria casalinga stagionale, dall’altra il possesso palla e la costruzione dal basso del Como, principi tattici che lo stesso Gilardino ha elogiato nella sua conferenza stampa.
L’emergenza a centrocampo potrebbe portare a delle novità tattiche, con Iovine e Sala che scalpitano per una maglia da titolare. In difesa, la conferma di Goldaniga appare probabile, alla ricerca di quella solidità difensiva che nelle ultime uscite è mancata. Tra i pali, Fabregas mantiene il dubbio tra Audero e l’esperto Reina.
Il tecnico catalano ha anche toccato un tema delicato, quello dell’affiatamento del gruppo dopo la partenza di elementi storici come Bellemo, Solini e Arrigoni: “Stiamo cercando di ricreare quella compattezza che l’anno scorso era più cementata. Per ritrovarla serve tempo, lavoro”. Un processo di amalgama che deve necessariamente accelerare, vista la classifica che vede entrambe le squadre a quota 9 punti.
La sfida del Ferraris rappresenta un crocevia fondamentale per la stagione azzurra. Una vittoria, oltre a interrompere la striscia negativa, permetterebbe di affrontare la sosta con maggiore serenità e di preparare al meglio il successivo doppio impegno con Fiorentina e Monza. Una sconfitta, al contrario, rischierebbe di complicare ulteriormente il cammino verso la salvezza.
“Stiamo vivendo un sogno con i nostri tifosi, cinque anni fa eravamo in Serie D”, ha ricordato Fàbregas, lanciando un appello all’unità: “Vorrei che remassimo tutti dalla stessa parte”. I 500 tifosi lariani attesi a Marassi sono pronti a rispondere presente, per quella che si preannuncia come una delle notti più intense della stagione azzurra.