La decima giornata della Italian Hockey League conferma il dominio del Caldaro e cristallizza una classifica che inizia a delineare scenari precisi in vista della seconda fase del campionato. La capolista, dopo una rimonta spettacolare contro il Feltre culminata in un reboante 10-5, consolida la propria leadership con 27 punti, staccando il duo Aosta-Feltre fermi a quota 22.
In una giornata caratterizzata dalle vittorie esterne di Alleghe e Aosta, e dai successi interni di Valpellice e Appiano, l’attenzione si concentra sulla difficile situazione dell’Hockey Como, sconfitto per 4-2 sul ghiaccio dell’HC 3 Zinnen Dolomites nel match disputato all’Eishalle di Dobbiaco davanti a 231 spettatori.
La formazione lariana, ancora ferma a zero punti dopo nove giornate, sta attraversando uno dei momenti più complessi della sua storia recente. La partita di Dobbiaco ha mostrato ancora una volta luci e ombre di una squadra che, nonostante le difficoltà, continua a lottare con determinazione. Il match ha visto i padroni di casa passare in vantaggio al 10:55 con Rizzo, ma la reazione dei comaschi non si è fatta attendere: all’inizio del secondo periodo Xamin, servito da Vola, ha trovato il momentaneo pareggio.
La gioia degli ospiti è durata poco: i Dolomites hanno ripreso il comando delle operazioni prima con Tauber e poi ancora con Rizzo in powerplay, portandosi sul 3-1. Nel terzo periodo, il recente acquisto Srdjan Subotic, attaccante serbo-ungherese ingaggiato dalla società per tentare di invertire il trend negativo, ha dato prova delle sue qualità realizzando accorciando le distanze a 3-2 in superiorità numerica su assist di Gianni. Le speranze di rimonta si sono però infrante contro la rete di Bäckström a cinque minuti dal termine, nonostante il tentativo finale del Como di giocare con l’uomo di movimento al posto del portiere.
La situazione dei lariani appare particolarmente delicata in vista della seconda fase del campionato. Con la formula che prevede la divisione delle squadre in Master Round (prime sei) e Qualification Round (ultime sette) con punteggio diviso per tre e arrotondato per difetto, il Como dovrà necessariamente invertire la rotta per evitare rischi in ottica salvezza, considerando che l’ultima classificata del Qualification Round retrocederà in IHL Division 1.
La società, che ha sempre fatto del settore giovanile un proprio punto di forza, continua a credere nel proprio progetto di valorizzazione dei talenti locali. La presenza in roster di numerosi giovani del vivaio testimonia questa filosofia, anche se al momento i risultati tardano ad arrivare, complice anche una serie di infortuni che hanno condizionato il cammino della squadra.
Le statistiche della partita di Dobbiaco raccontano di un Como che ha dovuto subire la maggiore pressione offensiva dei padroni di casa (36 tiri contro 18), ma che ha saputo sfruttare le occasioni in powerplay, realizzando una rete in situazione di superiorità numerica. La squadra ha mostrato carattere nel finale, quando coach Da Rin ha tentato il tutto per tutto togliendo il portiere negli ultimi minuti di gioco.
Il prossimo turno sarà cruciale per i lariani, chiamati a conquistare i primi punti della stagione per mantenere vive le speranze di risalita. La società nel frattempo continua a lavorare sul mercato, consapevole che potrebbero essere necessari ulteriori interventi per rinforzare la squadra in vista della seconda fase del campionato.